Sulla scia di quanto già fatto in Cina con l’app di messaggistica WeChat, anche il colosso Facebook si è mosso in direzione dell’implementazione dei pagamenti via chat.
Forte della sua utenza attiva, oltre 2 miliardi di dispositivi nel mondo, in particolare in Europa e in Sudamerica, Zuckerberg ha lanciato WhatsApp Pay (per il momento attivo solo in Brasile): una nuova funzionalità dell’App di messaggistica che permette di effettuare transazioni verso utenti e aziende.
Costi del servizio
Le transazioni sono prive di commissioni se avvengono tra utenti. Si parla invece di WhatsApp Pay Business qualora il pagamento venisse effettuato da o verso aziende. In tal caso, in linea con quanto già avviene con le carte di credito degli istituti bancari, una commissione viene applicata alla transazione e una percentuale corrisposta a Facebook.
E in Italia?
“Vogliamo rendere i pagamenti semplici come l’invio di una foto” è quanto scrive Zuckerberg nel suo post in cui annuncia WhatsApp Pay per il Brasile. Da Menlo Park, il C.E.O. fa sapere che, in linea con i suoi “propositi del decennio”, il Brasile è soltanto il primo step e che ben presto il servizio verrà esteso a molti altri Paesi.
Sicurezza e Privacy
La crittografia end-to-end, da sempre punto di forza dell’app in materia di sicurezza, garantisce la criptazione dei messaggi e l’inviolabilità delle chat.
L’infrastruttura del servizio sarà Facebook Pay ed è dunque possibile ipotizzare una futura estensione del servizio alle altre due piattaforme social del “gigante blu”: Facebook e Instagram.
Per i pagamenti, il proprio account deve essere dunque associato ad un metodo di pagamento sui circuiti Mastercard o Visa e l’operazione potrà essere portata a termine attraverso l’inserimento di un PIN o il riconoscimento facciale e/o dell’impronta digitale in modo da evitare transazioni non autorizzate.