Secondo l’ultimo report di Coldiretti “Covid, la sfida del cibo” sale a oltre 30 miliardi il crollo annuale della spesa alimentare italiana. Il 12% in meno rispetto allo scorso anno. La filiera agroalimentare, con 538 miliardi di valore, ricorda la Coldiretti, è la prima ricchezza del Paese.
Crollano i settori della ristorazione, dell’agriturismo e del florovivaistico
L’aumento del +7% della spesa alimentare domestica non compensa il crollo del settore della ristorazione il cui valore d’affari diminuisce del -48% con una perdita di fatturato di oltre 9,6 miliardi solo per i mancati acquisti in cibi e bevande.
Al drastico crollo della ristorazione, si aggiungono le difficoltà del settore agrituristico con una riduzione di circa il 65% del fatturato e la drammatica perdita di oltre 1,5 miliardi del settore florovivaistico italiano con decine di migliaia di posti di lavoro persi a causa delle limitazioni per il contenimento della pandemia.
Crollano i consumi durante le festività rispetto allo scorso anno
A causa dell’emergenza sanitaria, la spesa media italiana per Natale scende a 82 euro a famiglia. La spesa di Natale del 2020, con una riduzione del 31% rispetto a quella dello scorso anno, registra il valore più basso da almeno un decennio. Registra invece un record il numero di italiani che hanno fatto ricorso al food delivery la vigilia e/o il giorno di Natale. Quasi 1 italiano su 10 (9%).
Scende contestualmente anche la spesa media per famiglia per il cenone di Capodanno con una riduzione del 32% rispetto allo scorso anno, attestandosi a una media di 65 euro a famiglia.
Resiste il Made in Italy, accelera l’inflazione dei generi alimentari
Resistono i prodotti tradizionali tipici che registrano cali contenuti (-4% per i panettoni e -15% per gli spumanti). 8 italiani su 10 nel periodo pre-festivo si sono dichiarati favorevoli a privilegiare i prodotti locali e Made in Italy per sostenere occupazione ed economie locali. (A riprova, crolla addirittura del -80% la spesa per lo champagne).
Si è registrato un aumento record del +29% degli acquisti di pasta Made in Italy che utilizzano solo grano nazionale nel periodo festivo.
Aumenta anche l’inflazione per i prodotti alimentari nei mesi di novembre e dicembre. Secondo i dati ISTAT si registra un’accelerazione dell’aumento prezzi dei beni alimentari al consumo rispettivamente del +1,2% e +1% negli ultimi due mesi del 2020 con un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nel carrello fino al 5,6% per la frutta e fino all’8,8% per le verdure.